Dal 1° gennaio 2014 scatta l’obbligo dell’aggiornamento professionale.
La fine del mese di dicembre è di solito il momento in cui ci si ferma a fare bilanci dell’anno anno che è appena trascorso ed a pianificare nuovi obiettivi per quello a venire. Per l’anno nuovo, per il 2014, noi architetti dovremo pensare anche a come assolvere ad un nuovo obbligo formativo.
La normativa prevede il raggiungimento di 90 crediti nell’arco di tre anni. Per il primo triennio (dal 2014 al 2016) vige una fase transitoria che prevede solo 60 crediti.
Un CFP (credito formativo professionale) equivale ad un’ora. Quindi in totale l’impegno che viene richiesto al professionista non è elevato. Ci sono però delle cose da sapere nel dettaglio:
- L’aggiornamento professionale dovrà riguardare delle tematiche precise ed in particolare:
1. architettura, paesaggio, design, tecnologia;
2. gestione della professione;
3. norme professionali e deontologiche;
4. sostenibilità;
5. storia, restauro e conservazione;
6. strumenti, conoscenza e comunicazione;
7. urbanistica, ambiente e pianificazione nel governo del territorio
- Le ore vanno spalmate nel triennio. Non abbiate l’illusione di potervela cavare con un corso all’anno! Ma si può andare a credito dell’anno successivo solo di 10 crediti all’anno. Quindi se avete maturato ore in più, andranno purtroppo perse.
- Ogni anno dovete maturare almeno 20 crediti, 4 dei quali dovranno pervenire da formazione inerente la deontologia ed i compensi professionali.
- Master e dottorati di ricerca valgono solo 10 crediti all’anno.